lunedì 24 settembre 2012

Italiammassalik: da Progetto ad Associazione




 ItaliAmmassalik è da oggi Associazione 

Guardandomi indietro vedo quel non molto lontano 2008 quando ho iniziato il meraviglioso percorso di ItaliAmmassalik: un progetto che allora voleva semplicemente far sapere che, lassù nel nord, contrariamente a quanto è luogo comune, non tutto è ricco e felice, ma anche povero e sofferente: di malattie, di fame, ma sopratutto sofferente nello spirito.
In questi cinque anni il Progetto è cresciuto... 

Se nel 2008 pochi sapevano che 'Ammassalik esisteva', oggi sul web digitando 'Groenlandia' o un termine affine sempre ci si imbatte in qualche pagina che parla di Ammassalik.
Questo è il risultato del grande lavoro svolto, grazie all'aiuto di tanti che, con i loro siti internet, i comunicati alla stampa, ospitando e promuovendo le conferenze che ho tenuto, le mostre fotografiche che ho allestito, hanno fatto conoscere l'appello lanciato.

Così il Progetto ha raggiunto, in questo 2012, una dimensione da non poter più venire seguito da me solo.
Perchè quasi quotidianamente mi vengono richieste informazioni sulla regione di Ammassalik e i suoi abitanti, su cosa può essere fatto a loro sostegno.
Ma, sopratutto sono tante le richieste di collaborazione: un patrimonio operativo accumulato negli anni che, affinché non vada perduto, deve venire adesso seguito da una struttura articolata.
 
Questo è il motivo per cui ItaliAmmassalik da Progetto 'privato' si è trasformato in Associazione: che deve farsi serbatoio di quanti si pongono il medesimo obiettivo di essere ponte fra l'Italia e gli ultimi inuit, per creare iniziative promotrici di un flusso turistico equo, responsabile, solidale, svolto in maniera equilibrata e rispettosa degli interessi, delle aspettative, della cultura locale.

Considerando che in molti paesi del mondo il turismo è diventato una risorsa economica vera, alla stregua dei più consueti progetti agricoli o sanitari, non è utopico ritenere che anche in Ammassalik possa rappresentare un ottimo strumento di sviluppo, ponendosi in grado anche di alimentare il lavoro locale, che qui conta molti bravi artigiani abili nella lavorazione dell'osso, nell'intaglio del legno, nella preparazione di collane e altri oggetti tradizionali.

Ed anche per dare loro fiducia nel futuro, effettuando visite regolari ogni anno, a dimostrare quanto importante per noi occidentali sia la conoscenza, e la conservazione nel tempo, della loro cultura e delle loro tradizioni.

Nell'organigramma dell'Associazione io ne sono il Coordinatore, continuando così l'opera svolta fino ad oggi, e tutti voi di sempre i migliori sostenitori.
Mi appoggiano nell'organizzazione otto buoni Consiglieri che sono stati in Ammassalik e conoscono le problematiche dell'artico: tutti ed otto in questi cinque anni mi hanno assiduamente seguito, e molti di coloro che leggono già in passato hanno avuto l'occasione di incontrarli insieme a me.

Grazie di cuore a quanti, associazioni e privati, hanno contribuito a questo incredibile sviluppo.





mercoledì 12 settembre 2012

Se vuoi conoscere la Groenlandia

(Il porticciuolo di Sermiligaaq)

C’è più Groenlandia ad Ammassalik che in tutta la Groenlandia” mi disse così una volta un tale che aveva viaggiato per molto tempo nel nord del mondo. Non ero ancora stato in Ammassalik. Ma poi, un giorno non molto lontano, era il 2008, sono stato in spedizione in Ammassalik, e ho capito perchè quel viaggiatore aveva anche detto: “la Groenlandia non è più la Groenlandia. Se vuoi conoscere la Groenlandia adesso devi andare ad Ammassalik”.

Ed era vero.
Ammassalik fino al 2008 era una località quasi sconosciuta. In quegli stessi anni a Nuuk si costruivano condomini, e alla Baia di Disko attraccavano navi da crociera di 600 turisti.
I piccoli villaggi della costa occidentale erano invasi da europei, russi, americani, cinesi che comperavano oggetti lavorati con scalpelli in acciaio, lime, e trapani elettrici.
Ad Ammassalik gli artigiani lavorano ancora oggi l’osso e la pietra come la lavoravano i loro antenati 1000 anni fa.

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