lunedì 21 luglio 2008

Italia

Di ritorno in Italia, un breve riassunto sull'esito della Spedizione Saxum 2008, organizzata nell’ambito del progetto di ricerca “Carta dei popoli Artici” nella Groenlandia orientale.

Nei 30 giorni di permanenza è stato svolto un fitto programma di lavoro, che ha compreso, oltre ad una traversata dell’Inslandis e la prima salita di alcune montagne, esplorazioni glacio-speleologiche, ricerche etnografiche e prelievi di DNA della popolazione di Isertoq, un piccolo villaggio di cacciatori.
Dal punto di vista glaciospeleologico, è stato portato a termine un complesso lavoro di contatti con la popolazione della capitale Tasiilaq, e dei villaggi di Isertoq e Tinitequilaaq, che ci ha permesso di conoscere la condizione dei ghiacciai, la loro morfologia, i punti di accesso migliori e, non ultimo, di avere preziose informazioni sui luoghi dove si trovano i maggiori scorrimenti di drenaggio.
Robert Peroni ha dato preziose informazioni logistiche e messo a disposizione la sua profonda conoscenza dei luoghi segnalando in precisi ghiacciai nell'estremo nord del fiordo di Sermilik numerosi canali di drenaggio e di inghiottitoi.
Un altro partecipante alla spedizione, Davide Peluzzi, ha inoltre riferito di canali di drenaggio e inghiottitoi incontrati durante le sue passate esplorazioni nei ghiacciai del fiordo di Ittoqqortoormiit (in Danese: Scoresbysund), circa 800 Km più a nord del luogo dove stavamo operando.
Fondamentale per la conoscenza del territorio è stato infine l'aiuto dei pescatori Inuit, che ci hanno condotto numerose volte, spesso forzando la navigazione fra il pack e gli iceberg, fino alle testate dei fiordi di Sermilik e di Sermiligaq, che rappresentano un formidabile bacino di raccolta per decine di lingue glaciali che fluiscono dalla calotta polare.
Queste rapide prospezioni ci hanno permesso di localizzare ed osservare numerose lingue glaciali con le caratteristiche ottimali per la formazione dei mulini (pendenza, estensione, spessore della massa glaciale) e che possono essere avvicinate senza l'utilizzo di elicotteri.

Grazie a questa spedizione organizzativa, oggi noi sappiamo, nella veste di speleologi, come muoverci in Groenlandia, quale è il momento dell'anno migliore, chi contattare per il noleggio delle barche, ma, soprattutto, dove andare a cercare gli inghiottitoi per le future esplorazioni.
In subordine, abbiamo compiuto una accurata prospezione in un complesso montuoso/glaciale completamente inesplorato, non solamente dal punto di vista speleologico, fatto di per sè abbastanza normale, quanto, in senso più ampio,“geografico”.

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