Le piccole comunità di popolazioni native stanno subendo, in ogni parte del mondo, l'aggressione culturale, ed economica, della cultura e dell'economia occidentale.
Questo poteva avvenire sotto silenzio 200 anni orsono, quando ancora non erano ben prevedibili le devastazioni che così si arrecavano agli ambienti umani e naturali che si invadevano, ma oggi, che davanti a tutti ne sono ben evidenti le conseguenze, queste operazioni commerciali e di pressione culturale sono da considerarsi un grave atto criminale, giuridicamente perseguibile e condannabile.
Occorre una grande forza per sostenere queste comunità dando loro una voce autorevole presso le comunità internazionali.
Una forza che non sia impegnata a diffondere petizioni e proclami, ma sia solida di risorse economiche (una Fondazione?) e di proposte commerciali inattaccabili e sostenibili.
Noi, che questa forza non abbiamo, e che non possiamo lavorare per tutti, abbiamo scelto, per molteplici ragioni, non ultime quelle sentimentali e di particolare attrazione ambientale, di sostenere gli Inuit di Ammassalik, ma tendiamo la mano a tutte le popolazioni in difficoltà di sopravvienza, e alle organizzzazioni che le aiutano in maniera duratura ed efficace.
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